Lucio Dalla
Lucio Dalla nacque a Bologna il 4 marzo 1943, data diventata poi nota per il titolo che l’artista dette ad uno dei suoi brani più noti.
A Bologna Lucio trascorse la prima parte della sua infanzia.
Dalla iniziò il suo percorso musicale con lo studio della fisarmonica, mentre frequentava la scuola di ragioneria.
Poi iniziò a dilettarsi con un clarinetto regalatogli, da autodidatta, esibendosi in alcuni gruppi locali, come il complesso jazz bolognese chiamato “Rheno Dixieland Band”, arrivando a duettare con importanti personalità nel mondo del jazz, come Bud Powell, Charles Mingus e Eric Dolphy.
Nel 1960 Dalla prese parte al Primo Festival Europeo del Jazz, insieme alla sua band, classificandosi al primo posto, facendosi notare dai membri di un’orchestra romana, la “Second Roman New Orleans Jazz Band”, formata da Mario Cantini, Maurizio Majorana, Peppino De Luca, Roberto Podio e Piero Saraceni.
Nel 1962 fece parte dei “Flippers” presentandosi al pubblico e facendosi conoscere per i particolari gorgheggi scat.
La prima incisione scat fu inserita nella canzone “Hey You” presente nell’album “At Full Tilt”. La carriera da solista iniziò dopo il “Cantagiro” del 1963, quando Gino Paoli persuase Dalla ad abbandonare la band “Flippers”. L’esordio come solista si ebbe con il 45 giri intitolato “Lei (non è per me)”/ “Ma questa sera” (versione italiana del brano di Curtis Mayfield).
Nonostante l’insuccesso ottenuto nel Cantagiro del 1966, Dalla non si perse d’animo e fondò un proprio gruppo: “Gli idoli”, con cui incise l’album “1999”. Con la canzone intitolata “Il cielo”, Lucio partecipò al Festival delle Rose, ottenendo il consenso e il premio da parte della critica. Nel 1970 uscì il secondo album del cantante: “Terra di Gaibola” (che prende il nome da un sobborgo collinare di Bologna). L’anno seguente partecipò al Festival di Sanremo con la canzone “4/3/1943”, aggiudicandosi il terzo posto. A questa esperienza fece seguito l’album “Storie di casa mia” dallo stile musicale semplice ed immediato, contrapposto a testi socialmente impegnati e profondi.
Sempre nel 1972 partecipò a Sanremo con la suggestiva “Piazza Grande”, brano composto insieme a Ron su testo di Sergio Bardotti e Gianfranco Balduzzi. La canzone parla di un barbone realmente vissuto ed è proprio il testo a sensibilizzare la città di Bologna su questa tematica, che dette vita all’Associazione “Amici di Piazza Grande Onlus”. Nel 1973 Dalla si rivolve a Roberto Roversi, poi diventato noto per la serie televisiva “Turisti per caso”, per i testi delle proprie canzoni; il sodalizio tra i due iniziò con il brano “Il giorno aveva cinque teste” (1973). Due anni dopo venne pubblicato “Anidride solforosa”, in cui figurano i brani: “Le parole incrociate”, “Carmen Colon” e “Mela da scarto”.
In quello stesso anno partecipò al Festival del proletariato giovanile al Parco Lambro di Milano, riscuotendo successo. La coppia Dalla-Roversi terminerà di collaborare dopo lo spettacolo teatrale: “Il futuro dell’automobile e altre storie”. Nel 1977 il cantante decise di ritirarsi nelle Isole Tremiti per dedicarsi alla scrittura di un nuovo album: la prima canzone che venne resa nota al pubblico fu “Come è profondo il mare” (che dette il nome anche all’album). Tra gli altri brani ricordiamo “Anna e Marco”, “L’ultima luna”, “La signora”, “Stella di mare” e “L’anno che verrà”.
Gli anni ’80 furono caratterizzati anche dall’uscita di alcuni album di successo come “Lucio Dalla”, “Dalla” e il 45 giri “Ma come fanno i marinai” (quest’ultimo in collaborazione con Francesco De Gregori).
Nel 1981 Dalla pubblicò il disco “Q disc” il cui successo è determinato dai brani “Telefonami tra vent’anni”, “Ciao a te” e “Madonna disperazione”. Due anni dopo l’attore Carlo Verdone decide di dedicare al cantautore bolognese il film: “Borotalco”; in occasione dell’uscita di questo, Dalla pubblicò la canzone “Grande figlio di puttana”.
Venne pubblicato l’album “1983” che ottenne successo nelle vendite (all’epoca Dalla collaborava con gli “Stadio” che poi abbandonò per unirsi a Mauro Malvasi). Il risultato di questa nuova collaborazione è “Viaggi organizzati”.
Nel 1985 riprese il lavoro con gli “Stadio”: insieme pubblicheranno l’album “Bugie” che si aggiudicò il disco di platino. Tra i brani ricordiamo “Chissà se lo sai”, “Ribot” e “Lunedì film”. Con gli Stadio, l’artista eseguirà una lunga tournée all’estero da cui nascerà il doppio album dal vivo “DallAmericaruso”.
Unico inedito risulta essere la famosissima “Caruso”, oggi considerata un classico della musica italiana.
Risale al 1988 la nuova esperienza musicale che vide come protagonisti Lucio Dalla e Gianni Morandi: da questa collaborazione nacque un disco di quindici tracce dal titolo “Dalla/Morandi”. All’album seguì un fortunato e lungo tour. Due anni dopo uscì “Cambio”, anticipato dal fortunato singolo “Attenti al lupo” (scritto da Ron), che diventò un vero e proprio tormentone. Nel 1993 uscì “Henna” che prese il nome da uno dei brani del disco; il video musicale della canzone venne per la prima volta presentato durante la trasmissione “Roxy Bar” condotta da Red Ronnie.
Sempre nello stesso anno, Dalla ricevette il Premio Librex Montale nella sezione “Poetry for Music”, mirata a premiare testi poeticamente ben scritti.
A partire dal 1996 si registrò un cambiamento nelle sonorità adottate dal cantautore che si avvicinava al pop; a tal proposito citiamo l’album che più di altri evidenziò questa nuova tendenza musicale: “Canzoni”. Nel settembre del 1999 Dalla pubblicò “Ciao”, che si aggiudicò il doppio disco di platino; poco prima gli era stata conferita la Laurea Honoris Causa dalla facoltà di “Lettere e Filosofia” di Bologna.
Nel 2001 venne pubblicato “Luna Matana”, album preceduto dal brano “Kamikaze” (probabilmente ispirato all’attentato terroristico dell’11 settembre).
Lucio Dalla ha sempre dimostrato di essere un artista eclettico e pronto a mettersi in gioco; dal pop passò alla musica lirica componendo la sua “Tosca- Amore disperato”, ispirata alla “Tosca” di Giacomo Puccini. Dopo un progetto che unì le opere “Pulcinella” di Igor Stravinskij e “Arlecchino” di Ferruccio Busoni, nel 2008 l’artista mise in scena “L’opera del mendicante” di John Gay (una ballad opera). In seguito alle esperienze teatrali nacque un nuovo album: “Il contrario di me”, seguito da un lungo e fortunato tour nei teatri italiani.
Nel 2010 tutti i giornali comunicarono la “riunion” artistica tra Lucio Dalla e Francesco De Gregori: il tour iniziò nella primavera di quello stesso anno nelle maggiori piazze italiane.
L’8 novembre 2011 venne pubblicato un nuovo disco doppio intitolato: “Questo è amore”. Lo stesso anno iniziò a lavorare alla canzone “Nanì” che verrà presentata in coppia con Pierdavide Carone al Festival di Sanremo.
Lucio Dalla morirà improvvisamente per infarto cardiaco il 1 marzo 2012.