Donna Summer
Donna Summer nacque come LaDonna Andre Gaines a Boston (USA), terza di sette figli, il giorno 31 dicembre 1948, ma è conosciuta universalmente come Donna Summer. Grazie ai suoi giganteschi successi musicali degli anni ’70 per lungo tempo è stata considerata la regina della Disco Music (“Queen of Disco“).
La sua carriera di artista musicale inizia prima dell’avvento del genere disco per cui è celebre e continua anche successivamente. La longevità artistica di Donna Summer è stata possibile grazie alla varietà del suo repertorio che include, oltre ovviamente alla disco music, anche l’R&B, il gospel e il rock: in carriera ha ricevuto numerosi premi, tra cui almeno un Grammy award per ciascuna delle categorie musicali citate.
Nel 1968 aveva lasciato gli Stati Uniti per trasferirsi in Germania dove era stata scritturata per la versione tedesca del celebre musical “Hair“. Qui sposa Helmut Sommer, che conosce a Monaco di Baviera da cui ha anche una figlia, Mimi Sommer. Il suo nome d’arte deriva proprio dal cognome del primo marito.
Nel 1974, con la collaborazione di Giorgio Moroder, incide il suo primo successo europeo, “The Hostage”, incluso nell’album “Lady of the Night“. Un anno dopo pubblica l’album che la rende nota anche al mercato statunitense grazie alla distribuzione della Casablanca Records, “Love to Love You Baby“.
Dopo “A Love Trilogy” e dopo il concept album “Four Seasons of Love“, entrambe del 1976, di moderato successo negli USA, ma di grande successo nell’Europa continentale, specialmente in Germania e Italia, incide “I Remember Yesterday” (1977), un disco in cui si trova “I Feel Love“, canzone che porterà enorme influenze all’interno di differenti generi musicali, tra i quali la musica elettronica e la quella techno.
Un altro suo concept album è “Once Upon a Time”, ma il suo più grande successo è forse “Bad Girls” (1979), disco in cui spicca il famigerato singolo “Hot Stuff“, che le garantisce il Grammy come miglior cantante rock femminile. Donna Summer diventa la prima artista a piazzare tre album doppi consecutivi al primo posto quando pubblica “On the Radio“.
Nel 1980 passa alla Geffen Records abbandonando la Casablanca Records. In accordo con l’etichetta abbandona i suoi autori storici Giorgio Moroder e Bellotte, e inizia a collaborare con l’affermato Qincy Jones. Insieme a lui pubblica l’album “Donna Summer“, che contiene le famose canzoni “Love Is in Control (Finger on the Trigger)”, “The Woman in Me” e “State of Independence”, la cui impronta new age sfonda, almeno in Europa.
I primi anni ottanta rappresentano una frenata nella carriera della cantante, per la nascita delle due figlie, ma anche per la controversia che la vede coinvolta in uno scandalo giornalistico: secondo una dichiarazione attribuitale, Donna Summer avrebbe rilasciato dichiarazioni in cui esprime disprezzo per la comunità gay; diventa così oggetto di forti accuse. La cantante avrebbe poi negato questa posizione appoggiando negli anni successivi la Gay Men’s Health Crisis di Carnegie.
Torna in classifica negli anni successivi con l’album “She Works Hard For The Money” e con il singolo del 1989 “This Time I Know It’s for Real”. Negli anni ’90 Donna Summer si esibisce in diversi duetti e cover, tra cui ricordiamo quello in coppia con Liza Minnelli e la cover di “Con te partirò” di Andrea Bocelli.
Tra gli artisti famosi che dagli anni 2000 hanno ripreso i suoi successi ricordiamo Byonce, con “Naughty Girl”, Madonna con “I Feel Love” (nella canzone “Future Lovers”).
Donna Summer, la regina della Disco Music, nella sua straordinaria carriera ha venduto oltre cento milioni di copie in tutto il mondo ed è stata insignita di una stella alla Hollywood Walk of Fame nel 1994. Non a caso fa parte a pieno titolo dello stuolo di Artisti che hanno fatto grandi gli anni ottanta.
Il suo ultimo disco è uscito nel maggio del 2008, dopo 17 anni di assenza, e si intitola “Crayons“.
Malata da tempo di tumore Donna Summer morì il 17 maggio 2012, nella sua casa al mare vicino a Venice, sulla costa ovest della Florida, all’età di 63 anni.